Tratto da: Degano: Domande Orale.
* Dimostrare che [math] non è un insieme di indici che rispetta le funzioni (i.i.r.f).
K non rispetta le funzioni
-
- Messaggi: 29
- Iscritto il: 10/02/2019, 23:23
caos
la dimostrazione è stata un po' confusa.
A freddo farei vedere che non vale (definizione di i.i.r.f.):
[math]
per fare questo si prenda la funzione:
[math]
dove [math] è l'indice che viene fuori dall'applicazione del teorema s-1-1 (in effetti questo è un passo delicato, ma si passa prima per l'indice di [math], poi si applica il teorema s-1-1) .
A questo punto, per il padding lemma [math] e che diverge in [math] per definizione di [math]. QED
MindFlyer
Solo una domanda: come fai a garantire che il [math] che usi nella funzione ([math]) sia proprio l'indice di [math] in [math]?
Ah ho capito, ci vuole una correzione. Cerco di mettere le cose in ordine.
Definiamo
[math]
E' chiaro che [math] è calcolabile (parziale). Quindi, per il teorema di ricorsione di Kleene (anche detto secondo teorema di ricorsione di Kleene, che a sua volta si ottiene come corollario del primo applicando il teorema s-1-1), c'è un indice [math] tale che [math].
Da qui si conclude come hai fatto tu: [math], e quindi [math]. D'altra parte, per il padding lemma esiste un indice [math] tale che [math], e tuttavia [math], che è indefinita. Quindi [math], e dunque [math] è un insieme di indici che non rispetta le funzioni.
caos
Controllando le mie note "cartacee" hai, ovviamente, ragione: ho commesso un typo in fase di digitalizzazione
Siccome il secondo teorema di ricorsione di Kleene non l'abbiamo fatto a lezione, scrivo la mia dimostrazione (che al prof non ho dato e si è accontentato di una dimostrazione intuitiva), osservando che sono ovviamente sufficienti il primo teorema di ricorsione (quello di esistenza del punto fisso) e il teorema s-1-1 per ottenere tutto, infatti sia [math] definita come sopra:
[math]
dove, partendo dall'ultima uguaglianza a destra si è, prima, osservato che [math] è calcolabile parziale (e che quindi ha un indice [math]), poi che è possibile applicare il teorema s-1-1 e che la funzione che si ottiene dipende solo da [math] e non da [math] ([math] è costante).
Infine, osservando che esiste un punto fisso per [math] (che è calcolabile totale ed iniettiva), sia esso [math], otteniamo lo stessa sequenza di implicazioni di sopra
andreRondo
MindFlyer
caos ha solo detto che invece d'invocare il secondo teorema di Kleene lo si può dimostrare direttamente a partire dal primo teorema di Kleene e dal teorema s-1-1, come accennavo sopra e come spiega anche Wikipedia.
Cioè ha ottenuto un k che fa esattamente le veci del p del mio messaggio precedente. Da lì poi la conclusione è come l'ho scritta sopra.
andreRondo
a me Degano a ricevimento ha fatto vedere che si può dimostrare definendo una funzione psi_x (che è calcolabile e ha un indice p) = phi_p(z) = { 1 se z = 42 ; indefinita altrimenti } e poi usando il paddling lemma trovo y diverso da p t.c phi_y = phi_p (cioè calcolano la stessa cosa)
A questo punto definisco phi_y(z) come fatto sopra (ipotizzando y=59) per phi_p(z) e ottengo che se y (abbiamo detto essere 59) è diverso da 42 allora y non appartiene a K. Quindi ho dimostrato che la definizione di i.i.r.f per K non vale.
MindFlyer
Per far funzionare quel discorso vuoi anche che p sia in K (non solo che y non sia in K). Quindi vuoi che p=42, ma questo non è garantito.
Il modo giusto di dire quella cosa è questo: voglio una funzione phi_p(z) = { 1 se z=p; indefinita altrimenti }. E per dimostrare che un tale p esiste uso di nuovo il teorema del punto fisso.
Non penso che esistano approcci a questo problema svincolati da qualche teorema di punto fisso. Se Degano te l'ha "risolto" in altro modo, ha probabilmente sbagliato.
andreRondo
In che senso non è garantito? Sicuramente hai ragione eh, ma volevo capire il perché
MindFlyer
Nel senso che di p sai solo che è l'indice di quella funzione. Molto probabilmente p non è 42. E per dire che è in K, vuoi che sia esattamente 42.
la dimostrazione è stata un po' confusa.
A freddo farei vedere che non vale (definizione di i.i.r.f.):
[math]
per fare questo si prenda la funzione:
[math]
dove [math] è l'indice che viene fuori dall'applicazione del teorema s-1-1 (in effetti questo è un passo delicato, ma si passa prima per l'indice di [math], poi si applica il teorema s-1-1) .
A questo punto, per il padding lemma [math] e che diverge in [math] per definizione di [math]. QED
MindFlyer
Solo una domanda: come fai a garantire che il [math] che usi nella funzione ([math]) sia proprio l'indice di [math] in [math]?
Ah ho capito, ci vuole una correzione. Cerco di mettere le cose in ordine.
Definiamo
[math]
E' chiaro che [math] è calcolabile (parziale). Quindi, per il teorema di ricorsione di Kleene (anche detto secondo teorema di ricorsione di Kleene, che a sua volta si ottiene come corollario del primo applicando il teorema s-1-1), c'è un indice [math] tale che [math].
Da qui si conclude come hai fatto tu: [math], e quindi [math]. D'altra parte, per il padding lemma esiste un indice [math] tale che [math], e tuttavia [math], che è indefinita. Quindi [math], e dunque [math] è un insieme di indici che non rispetta le funzioni.
caos
Controllando le mie note "cartacee" hai, ovviamente, ragione: ho commesso un typo in fase di digitalizzazione

Siccome il secondo teorema di ricorsione di Kleene non l'abbiamo fatto a lezione, scrivo la mia dimostrazione (che al prof non ho dato e si è accontentato di una dimostrazione intuitiva), osservando che sono ovviamente sufficienti il primo teorema di ricorsione (quello di esistenza del punto fisso) e il teorema s-1-1 per ottenere tutto, infatti sia [math] definita come sopra:
[math]
dove, partendo dall'ultima uguaglianza a destra si è, prima, osservato che [math] è calcolabile parziale (e che quindi ha un indice [math]), poi che è possibile applicare il teorema s-1-1 e che la funzione che si ottiene dipende solo da [math] e non da [math] ([math] è costante).
Infine, osservando che esiste un punto fisso per [math] (che è calcolabile totale ed iniettiva), sia esso [math], otteniamo lo stessa sequenza di implicazioni di sopra

andreRondo
Potete rispiegarmi gentilmente la conclusione?Infine, osservando che esiste un punto fisso per [math] (che è calcolabile totale ed iniettiva), sia esso [math], otteniamo lo stessa sequenza di implicazioni di sopra
MindFlyer
caos ha solo detto che invece d'invocare il secondo teorema di Kleene lo si può dimostrare direttamente a partire dal primo teorema di Kleene e dal teorema s-1-1, come accennavo sopra e come spiega anche Wikipedia.
Cioè ha ottenuto un k che fa esattamente le veci del p del mio messaggio precedente. Da lì poi la conclusione è come l'ho scritta sopra.
andreRondo
a me Degano a ricevimento ha fatto vedere che si può dimostrare definendo una funzione psi_x (che è calcolabile e ha un indice p) = phi_p(z) = { 1 se z = 42 ; indefinita altrimenti } e poi usando il paddling lemma trovo y diverso da p t.c phi_y = phi_p (cioè calcolano la stessa cosa)
A questo punto definisco phi_y(z) come fatto sopra (ipotizzando y=59) per phi_p(z) e ottengo che se y (abbiamo detto essere 59) è diverso da 42 allora y non appartiene a K. Quindi ho dimostrato che la definizione di i.i.r.f per K non vale.
MindFlyer
Per far funzionare quel discorso vuoi anche che p sia in K (non solo che y non sia in K). Quindi vuoi che p=42, ma questo non è garantito.
Il modo giusto di dire quella cosa è questo: voglio una funzione phi_p(z) = { 1 se z=p; indefinita altrimenti }. E per dimostrare che un tale p esiste uso di nuovo il teorema del punto fisso.
Non penso che esistano approcci a questo problema svincolati da qualche teorema di punto fisso. Se Degano te l'ha "risolto" in altro modo, ha probabilmente sbagliato.
andreRondo
In che senso non è garantito? Sicuramente hai ragione eh, ma volevo capire il perché
MindFlyer
Nel senso che di p sai solo che è l'indice di quella funzione. Molto probabilmente p non è 42. E per dire che è in K, vuoi che sia esattamente 42.